La pagina di Valentina
Ciao, sono Valentina, ho 43 anni e oggi voglio condividere con voi la mia avventura e il motivo per cui ho deciso di intraprendere il meraviglioso mondo della subacquea.
Tutto è iniziato nell’estate del 2018, durante una vacanza al mare. Ho avuto l’opportunità di fare la mia prima immersione: un’esperienza straordinaria! Per la parte teorica fuori dall’acqua, ero affiancata da un’interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana), essendo sorda. Grazie a questo supporto, ho potuto seguire le spiegazioni e immergermi in questo mondo affascinante. Ricordo ancora l’emozione di quella prima volta: vedere cosa si cela sotto la superficie del mare è stato incredibile, tanto da farmi desiderare di continuare a scoprire tutto ciò che il mare custodisce e “nasconde”.
Nel 2021 è arrivata un’occasione unica: l’ENS di Torino mi ha contattata per un progetto speciale, chiamato "Segna ed InSegna", che ha cambiato profondamente il mio modo di vivere la subacquea. Questo progetto è stato fondamentale perché unisce inclusività e formazione, permettendo alle persone sorde di avvicinarsi a questa disciplina in modo accessibile e sicuro.
Grazie a questa iniziativa, insieme a un gruppo di amici e conoscenti sordi, abbiamo partecipato a un’esperienza subacquea organizzata da SCUBA360 di Torino. La vera sorpresa è stata scoprire che alcuni istruttori si erano impegnati a imparare la LIS per consentirci di comunicare al meglio, sia a terra che sott’acqua. Durante le immersioni in piscina, “segnavano” sott’acqua, con qualche difficoltà iniziale, ma riuscivano comunque a farsi capire. Questo livello di dedizione e attenzione ha reso ogni lezione ancora più speciale.
Ora, grazie al Progetto "Segna ed InSegna", di cui ho deciso di farne parte , ho un grande desiderio: che i due mondi, quello delle persone udenti e quello delle persone sorde, possano trovare il giusto sistema di collaborazione. In immersione, infatti, siamo tutti “sordi”, e questa condizione potrebbe diventare il punto di incontro per creare un futuro subacqueo che sia adeguato ai tempi moderni. Immagino un sistema basato sul linguaggio naturale delle mani, un linguaggio universale capace di unire tutti i subacquei, senza barriere di comunicazione.
E proprio qui nasce l'dea e l'iniziativa che mi sta particolarmente a cuore: mi piacerebbe essere io stessa un “ponte” tra questi due mondi, il punto di contatto e comunicazione che permette alle persone udenti e sorde di lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo. So che non sarà un’iniziativa semplice, ma sono convinta che con l’aiuto di tutti coloro che credono in questo Progetto possiamo fare la differenza. Servirà l’impegno di chi ha voglia di imparare, di condividere e di costruire insieme un futuro subacqueo davvero inclusivo.
Non avrei potuto desiderare di meglio: un team appassionato, un Progetto innovativo come "Segna ed InSegna", e un gruppo di amici con cui condividere questa incredibile avventura. Il mare non è più solo un luogo da ammirare dalla riva, ma un universo da esplorare, e sono felice di aver iniziato questo viaggio...
Grazie per l'attenzione che mi hai dato e che mi darai ...